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Il ruolo del Fisioterapista nella diagnosi riabilitativa del dolore lombare

Il ruolo del Fisioterapista nella diagnosi riabilitativa del dolore lombare

Cos’è il mal di schiena?
Per mal di schiena o dolore lombare si intende un dolore localizzato tra il margine inferiore dell’arcata costale e le linee glutee con o senza dolore riferito all’arto inferiore.
Rappresenta uno dei maggiori disturbi muscoloscheletrici presenti nel mondo.
La lombalgia, infatti, è la principale causa di disabilità a lungo termine nel mondo; la sua incidenza nel corso della vita è del 58-84% e l’11% degli uomini ed il 16% delle donne sono affetti da lombalgia cronica. Il 7% dei consulti dei medici di medicina generale è riferibile alla lombalgia, che ogni anno determina la perdita di 4,1 milioni di giornate lavorative. Oltre il 30% dei pazienti con sciatalgia presenta sintomi clinicamente significativi ad un anno dall’insorgenza.

Il mal di schiena può essere classificato in varie categorie in base ad una classificazione temporale:

  • Dolore lombare acuto (< 6 settimane)
  • Dolore lombare sub acuto (dalle 6 alle 12 settimane)
  • Dolore lombare cronico (> 3 mesi)

Questa classificazione, tuttavia, non fornisce dei criteri diagnostici molto utili.
Per questo, oggi, in clinica riabilitativa, si dovrebbe distinguere il dolore lombare in base alla valutazione preliminare/triage che viene effettuata dal fisioterapista in:

  • Dolore lombare riferibile a patologie serie non di competenza fisioterapica
  • Dolore lombare specifico
  • Dolore lombare non specifico

È fondamentale che il fisioterapista, durante la valutazione, escluda, attraverso la diagnosi differenziale, la presenza di Red Flag (segnali di allarme riferibili a patologie serie).
È importante, inoltre, riuscire a identificare, grazie all’anamnesi e alla valutazione, se il mal di schiena è riferibile a patologie specifiche di natura muscoloscheletrica (radicolopatia, stenosi, spondilolistesi) oppure non riconducibile a nessuna causa pato-anatomica e quindi deve essere classificato come non specifico.

Cosa fare?

Rivolgersi ad un fisioterapista, dunque, è fondamentale per comprendere a pieno il proprio problema e per poi fronteggiare questo disturbo muscoloscheletrico molto comune.
Il fisioterapista, infatti, attraverso una corretta anamnesi e un’accurata valutazione, saprà indirizzare il paziente verso un adeguato piano terapeutico secondo la più recente letteratura scientifica.

Bibliografia

  1. Burton AK, Balagué F, Cardon G, Eriksen HR, Henrotin Y, Lahad A, Leclerc A, Müller G, van der Beek AJ; COST B13 Working Group on Guidelines for Prevention in Low Back Pain. Chapter 2. European guidelines for prevention in low back pain : November 2004. Eur Spine J. 2006 Mar;15 Suppl 2(Suppl 2):S136-68.
  2. https://www.evidence.it/articolodettaglio/209/it/516/linee-guida-per-la-valutazione-e-il-trattamento-di-lombalgia-e-s/articolo 
  3. https://www.fisioscience.it/blog/low-back-pain-la-guida-completa/