La postura è un argomento di discussione e di dibattiti frequenti in ambito riabilitativo e medico. Spesso si ritiene che un determinato dolore possa derivare da una particolare postura assunta nel sedersi, nello stare in piedi o nel piegarsi in avanti. Pur non essendoci una forte letteratura scientifica a riguardo, l’industria ha messo in commercio innumerevoli prodotti per “correggere” la postura.
Nella Review Narrativa pubblicata sul Journal Sports Orthopaedic Physical Therapy gli autori hanno analizzato e discusso riguardo le credenze sulla postura.
Gli autori ritengono che molti professionisti sanitari purtroppo concordano sul fatto che evitare la flessione della colonna sia la modalità più sicura per sedersi e flettersi in avanti. Si crede infatti che mantenere una corretta posizione di lordosi lombare possa prevenire l’insorgenza del mal di schiena.
In letteratura, tuttavia, non esiste una forte evidenza scientifica a riguardo.
L’industria del fitness oggi ci bombarda continuamente di prodotti finalizzati alla correzione della postura. Corsi posturali, corsetti, taping, cerotti, borse, sedie, attrezzi e quant’altro non fanno altro che indurre il potenziale compratore a credere che la propria schiena sia debole e che debba essere protetta. Tutto ciò aumenta la paura nell’effettuare determinati movimenti assolutamente naturali per la nostra schiena. È stato osservato che le persone con dolore lombare attuano già normalmente le corrette tecniche posturali nel sedersi e nel flettersi per evitare di aumentare lo stimolo dolorifico.
Perché quindi incrementare ancora di più questa falsa credenza? Perché instaurare nelle persone la paura di effettuare movimenti assolutamente naturali?
La percezione del dolore è un meccanismo neurofisiologico complesso. Quando il dolore diviene “centrale”, andando ad alterare cioè la percezione nel Sistema Nervoso Centrale, si instaura un meccanismo di difesa e di paura che porta la persona/paziente ad evitare assolutamente i movimenti che causano dolore. Questa paura incrementa sempre di più e modifica i comportamenti e le modalità di svolgimento delle attività di vita quotidiana.
È altamente controproducente pretendere dal paziente una corretta esecuzione dell’alzarsi o del sedersi nelle attività di vita quotidiana. Questo comporterebbe un eccessivo stato di ansia e paura se il dolore dovesse persistere.
Bisognerebbe incoraggiare le persone a svolgere attività fisica e ad intraprendere uno stile di vita sano più che intimorirle riguardo le posizioni assunte.
Bisognerebbe, inoltre, evitare di correlare il dolore alla cattiva postura. Non esistono evidenze scientifiche che collegano questi due elementi.
In conclusione:
La colonna vertebrale è una struttura più forte di quanto si possa credere.
E’ vero che sollevare in maniera errata carichi eccessivamente pesanti può causare non pochi problemi, ma è anche vero che una persona poco allenata e avvezza all’attività fisica può più facilmente imbattersi nei problemi muscolo scheletrici.
Allenarsi a sollevare carichi moderati con pesi o bilancieri è sicuramente la modalità più importante da seguire per la prevenzione dei disturbi muscoloscheletrici.
Il Fisioterapista, prima di spaventare il paziente e di raccomandargli di non assumere determinate posture, dovrebbe insegnargli che una schiena forte e allenata è sicuramente meno soggetta non solo agli infortuni ma anche ad un migliore recupero.
Bibliografia
Slater D, Korakakis V, O’Sullivan P, Nolan D, O’Sullivan K. “Sit Up Straight”: Time to Re-evaluate. J Orthop Sports Phys Ther. 2019 Aug;49(8):562-564.