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Gli esercizi di prevenzione degli infortuni

Gli esercizi di prevenzione degli infortuni

È ben nota l’importanza dell’attività fisica come forma preventiva e terapeutica di molte patologie croniche.
Tra queste ritroviamo le patologie cardiovascolari, il diabete, le neoplasie, l’ipertensione, l’obesità, l’osteoporosi e la depressione.
L’attività fisica e la partecipazione sportiva sta diventando sempre di più una pratica diffusa tra i vari gruppi di popolazione, tutto ciò però sta portando ad un aumento considerevole degli infortuni sia da overuse che da carenza di preparazione atletica.

La gestione degli infortuni sportivi per il Sistema Sanitario Nazionale richiede non solo un grande utilizzo di risorse ma anche di tempo.

Gli esercizi di prevenzione più diffusi sono lo stretching, l’allenamento della forza, l’allenamento della propriocezione oppure una combinazione di tutti questi.

Quali sono gli esercizi più efficaci?

Nella Revisione Sistematica della letteratura scientifica condotta da Lauersen e colleghi sono stati analizzati diversi tipi di programmi di esercizi di prevenzione.

Sono stati analizzati 25 Trial (studi scientifici) con 26610 partecipanti con 3464 infortuni.

Tutti i probabili effetti di prevenzione stimati sono eterogenei, ma dalle analisi è stato possibile provare che non ci sono stati effetti significativi con lo stretching con un Rischio Relativo (RR)* di 0.963 (0.846-1.095).

I risultati più importanti nella prevenzione degli infortuni si sono avuti nelle seguenti modalità:

  • Combinazione di vari esercizi (RR=0,655)
  • Esercizi di propriocezione (RR= 0,550)
  • Esercizi di Forza (RR=0.315)

Sia gli infortuni acuti (RR=0,647) sia quelli da overuse (RR=0,527) possono essere prevenuti dalla creazione di un programma di esercizi da parte del Fisioterapista.

Conclusioni

La creazione di un programma di esercizi per prevenire gli infortuni si è dimostrato altamente efficace.

Lo stretching non ha effetti significativi sulla prevenzione.

Esercizi di propriocezione, l’allenamento della forza e la combinazione di tutti questi invece si sono dimostrati molto efficaci.
L’allenamento della forza è risultato cruciale, infatti dalle analisi dei dati si può dedurre che riduce gli infortuni meno di un terzo.

Cosa significa tutto ciò?

Il fisioterapista, nella gestione del proprio paziente/atleta, per prevenire l’insorgenza di eventuali infortuni, dovrà somministrare programmi di esercizi variegati e, soprattutto, adatti alle caratteristiche atletiche e fisiche del paziente.

*Il rischio relativo (RR) è la probabilità che un soggetto, appartenente ad un gruppo esposto a determinati fattori, sviluppi la malattia, rispetto alla probabilità che un soggetto appartenente ad un gruppo non esposto sviluppi la stessa malattia. Questo indice è utilizzato negli studi di coorte dove l’esposizione è misurata nel tempo.
Se l’RR risulta uguale a 1 il fattore di rischio è ininfluente sulla comparsa della malattia; se l’RR è maggiore di 1 il fattore di rischio è implicato nel manifestarsi della malattia; se l’RR è minore di 1 il fattore di rischio difende dalla malattia (fattore di difesa).

Bibliografia
Lauersen JB, Bertelsen DM, Andersen LB. The effectiveness of exercise interventions to prevent sports injuries: a systematic review and meta-analysis of randomised controlled trials.